Diario dalla Palestina – parte 5

di Pietro Pasculli

Giovedì 12 novembre – Tel Rumeida (Hebron, West Bank)

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La scuola italiana ti stanca e ti annoia? La prof di matematica è una vecchia stronza? Dopo aver letto Dante, per anni hai creduto di avere una relazione con tutte le ragazze che ricambiavano il tuo saluto? Nessun problema, abbiamo la giusta soluzione per te.
Ti aspettiamo qui, nell’insediamento israeliano di Tel Rumeida ad al-Khalil (Hebron). Solo qui nelle scuole, durante le ore di lezione puoi trovare dei fantastici soldati pronti ad insegnare ai civili dai 12 anni in su, come uccidere i palestinesi in piena eleganza e stile.

Domenica 15 novembre – al-Khalil (Hebron, West Bank)

Nessun europeo ha mai pianto i duemila morti arabi per mano francese durante la Crisi del Canale di Suez.
Voi oggi siete tutti Parigi, ieri tutti Charlie.
Io invece oggi sono stanco.

Domenica 15 novembre – Betlemme (West Bank)

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Costruiamo muri sempre più grandi, perché più grande sia l’indifferenza e perché non si vedano il sangue e le lacrime che scorrono in questa parte del mondo.
Betlemme.

Domenica 22 novembre – Valle del Giordano (West Bank)

Israele è un paese democratico, finalmente l’ho capito. Al pari di tutti gli altri paesi democratici d’Occidente, Israele da la possibilità a tutti i palestinesi di scegliere il modo migliore per morire. Se preferisci una fine lenta ti basta venire qui, nel deserto roccioso della Jordan Valley. Qui gli israeliani con continui atti di sabotaggio non permettono ai palestinesi che le condutture di acqua arrivino nei villaggi. Le case sono continuamente colpite da ordini di demolizione e se preferisci studiare non ti è permesso costruire scuole. Molte volte i ragazzini sono costretti a farsi 20 km a piedi per raggiungere le scuole più vicine per via dell’alto costo del gas. Naturalmente quando sei stanco di tutto questo puoi sempre farti un giro sulle montagne per farla finita prima. A tua disposizione ci sono delle fantastiche mine ancora inesplose della passata occupazione (che hanno mutilato molti palestinesi dei villaggi) o semplicemente puoi essere colpito da proiettili e granate durante i training che la notte i soldati israeliani sono soliti fare nel deserto, per prepararsi alla prossima invasione.
Le raffiche di mitra di al-Khalil e delle altre grandi città o la morte per sete, per mancanza di lavoro, di una casa o di istruzione? Scegli la tua morte migliore.
La democrazia è dietro l’angolo, basta capirne il suo fine ultimo.

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