La “svuota carceri” che diventa la “salva Silvio”

 

di Vincenzo Colaprice

Lo svuota carceri è un provvedimento che non risolve il problema del sovraffollamento. E’ soltanto il primo di una serie di passi che il governo sta facendo

Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia

Queste parole risalgono a ieri, 22 agosto. Il ministro della Giustizia pronuncia queste parole alla trasmissione radiofonica “Prima di tutto” su Radio 1, sconfessando così il suo “questa norma ha il passo di una vera e propria riforma strutturale” o il “passo di civiltà importante” di Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera dello scorso 8 agosto.

Due sole settimane per sconfessare un decreto-legge che la stampa e il governo Letta hanno fatto passare come la panacea, la soluzione definitiva ai problemi dei detenuti e del sovraffollamento. Ora però non basta. Ministro Cancellieri, se ne è accorta solo ora?

L’Italia ha un anno di tempo per rimediare alla situazione carceraria e quell’anno di tempo scadrà a gennaio. Pensa di fare tutti questi passi entro gennaio? No perché altrimenti, se non lo sa, scatteranno risarcimenti di circa un miliardo di euro come conseguenza della denuncia e della causa vinta contro lo Stato da parte di sette detenuti rinchiusi nei carceri di Busto Arsizio e Piacenza.

Ministro Cancellieri e allora a cosa è servito questo decreto-legge se non risolve il problema? Perché piuttosto non appoggiare una vera riforma strutturale del sistema carcerario come quella proposta dal referendum “Tre leggi”?

La sezione riguardante le infrastrutture carcerarie del decreto-legge pone delle basi per la possibile costruzione di altre carceri, ma in Italia ci sono già quaranta carceri, arredati e pronti, ma vuoti. Non è possibile evitare questa speculazione? E, cambiando destinatario, caro Movimento 5 Stelle, che solo ora ti sei degnato di affrontare la situazione carceraria e prometti emendamenti e la costruzione di un nuovo carcere in Campania, sei a conoscenza che il rapporto presentato da te risale al 2010 e l’Associazione Antigone presenta rapporti aggiornati ogni mese? Sei a conoscenza dell’esistenza di quaranta carceri inattivi? Sei a conoscenza delle proposte di legge di iniziativa popolare “Tre leggi”?

Questi interrogativi sembravano irrisolti dopo aver sentito le dichiarazioni del ministro Cancellieri ma hanno trovato soluzione nella stessa serata di ieri, nell’intervista del guardasigilli al Sussidiario.net:

Sono favorevole all’amnistia, oltre che per motivi umanitari anche perché ci darebbe l’opportunità di mettere in cantiere una riforma complessiva del sistema penitenziario

e nelle parole di Mario Mauro, ministro della Difesa:

“Il caso di Silvio Berlusconi si potrebbe risolvere con una amnistia”, scaturita dal quadro di un “rinnovato spirito di riconciliazione nazionale” nell’interesse del Paese. “Il problema va risolto politicamente, non per via giudiziaria. E con un provvedimento generale, non individuale.”

Quindi si vuole far passare la svuota carceri come una leggere riforma, una riforma preparatoria e l’amnistia, appoggiata dal PDL e dai due ministri, come la legge da “due piccioni con una fava” in grado di “salvare” la reputazione dell’Italia alleggerendo il numero di detenuti ma al tempo stesso salvando il vero garante e direttore di questo governo: Silvio Berlusconi.

Incredibili le parole di Cicchitto su una possibile grazia o amnistia:

Un oggettivo estremo risarcimento a Berlusconi per il vulnus infertogli da una magistratura che lo ha perseguitato

Quindi ecco svelato il vero piano dello svuota carceri, un salva Silvio che garantirà la salvezza delle larghe intese e del governo Letta. Il PD dice che l’amnistia non sarà concessa, ma la storia dei Democratici, da quelli “di Sinistra” a quelli del “Partito”, ci racconta di una costante e inspiegabile pietà nei confronti dell’unico nemico (Silvio) ogni volta che se ne presenta l’opportunità.

Al popolo e agli attivisti che si spendono per la causa non resta che l’indignazione.

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