Una lapide per Saverio De Palo

Questa mattina siamo tornati in via Saverio De Palo, per ricordare e onorare il più noto tra i partigiani ruvesi nel giorno in cui veniva ucciso (20 dicembre 1944), apponendo dei fiori e un cartello commemorativo.

Saverio De Palo è ricordato insieme a Domenico De Palo e Vincenzo Ficco nella lapide apposta sul Municipio. Ma i partigiani ruvesi sono molti di più, circa un centinaio, storie sepolte nella memoria pubblica, dimenticate o tenute nascoste dagli stessi protagonisti.

Saverio De Palo fu contadino e operaio, crebbe respirando il clima di fortissima tensione politica che attraversava Ruvo. Durante il ventennio fascista pagò con il carcere la sua attività da comunista. Una volta libero, come tanti ruvesi, emigrò a Genova. Dopo i fatti dell’8 settembre 1943, De Palo fu al centro della costituzione del movimento partigiano a Genova e successivamente organizzatore delle prime brigate partigiane sull’Appennino ligure-piemontese. Scampò all’eccidio della Benedicta ma gli fu fatale una rischiosissima missione di attraversamento delle linee nemiche nell’alessandrino. In questo frangente fu catturato dai nazisti e sottoposto a lunghe torture. Il 20 dicembre 1944 fu fucilato nei pressi di Dova Superiore. Oggi riposa nel cimitero dei partigiani di Genova.

Alla memoria di Saverio De Palo è intitolata oggi, nella nostra città, una via nel luogo in cui ebbe i natali. Vorremmo proporre all’amministrazione comunale di dare un significato nuovo a questa via apparentemente anonima. Il 20 dicembre 2024 ricorrerà l’ottantesimo anniversario della fucilazione di Saverio De Palo. La nostra proposta è di apporre una lapide che in corrispondenza di quella che fu la sua abitazione ne ricordi il valore e il sacrificio per la libertà dal nazifascismo del nostro Paese.

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