Sintesi del consiglio comunale del 21 maggio

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del Partito della Rifondazione Comunista di Ruvo di Puglia

Si è svolto mercoledì 21 maggio, a partire dalle 19.30, il sesto consiglio comunale del 2014. Il consigliere del Partito della Rifondazione Comunista, Felice Di Modugno, nelle fasi preliminari ha evidenziato come la sua richiesta di ritiro del quinto punto all’ordine del giorno del consiglio comunale del 29 aprile 2014 (Programma innovativo sperimentale denominato “contratto di quartire II” . Realizzazione di n.14 alloggi di edilizia convenzionata in zona ricompresa tra le vie Scarlatti e Moro). Il consigliere ha sottolineato più volte l’incompletezza della documentazione, ma nonostante questo tale punto è stato approvato nella stessa seduta del 29 aprile. Di Modugno ha chiesto al Presidente del Consiglio l’annullamento del deliberato e maggiore attenzione nella redazione dei documenti. A questo si aggiungono l’intervento e le domande poste all’assessore Scardigno relativamente alla questione dehors.

Subito dopo ha preso la parola il consigliere del Partito Democratico, Cataldo Olivieri, rispondendo non alle questioni appena poste dal nostro consigliere ma rispondendo, dopo più di un mese, a quanto denunciato da Di Modugno nel consiglio comunale del 2 aprile, relativamente agli avvisi di garanzia. Olivieri ha attaccato sul personale il consigliere del Prc e ha addirittura tirato in ballo la moglie del consigliere, in quanto lavoratrice presso la Ruvo Servizi, scatenando le ire e la reazione del nostro consigliere. È un attacco che non possiamo tollerare. Un uomo politico che non sa separare la sfera personale dalla sfera politica non è degno di sedere in consiglio comunale.

A tal proposito il Partito della Rifondazione Comunista esprime solidarietà al compagno Di Modugno per quanto accaduto, ma allo stesso tempo ne accoglie l’autocritica e il richiamo disciplinare (Art. 64, comma 2 dello Statuto), richiesto dallo stesso consigliere, per via della reazione scomposta avuta. Il Prc si scusa con il gruppo consiliare del Partito Democratico, ma chiede agli stessi consiglieri del Pd e alla Giunta comunale che le offese del consigliere Olivieri vengano condannate e ne ribadisce la richiesta di dimissioni.

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